

ottobre 13, 2025
La Svizzera presenta un contesto unico per quanto riguarda la mobilità interna, grazie al suo sistema federale decentralizzato e alla coesistenza di quattro lingue nazionali. Ogni cantone esercita una notevole autonomia in ambiti come tassazione, scuola, sanità e mercato del lavoro, rendendo il trasferimento intercantonale una scelta carica di implicazioni pratiche e culturali (Lerch, 2022). Negli ultimi decenni, la migrazione interna ha subito una riduzione generale, ma rimane significativa soprattutto tra i giovani adulti e i laureati in cerca di opportunità lavorative migliori (Oggenfuss & Wolter, 2019). I cantoni economicamente forti come Zurigo, Ginevra e Vaud attraggono la maggior parte dei flussi migratori, mentre cantoni più periferici o rurali, come Uri o Giura, presentano tassi migratori più bassi (Swiss Federal Statistical Office [FSO], 2023).
Uno dei principali vantaggi di trasferirsi è legato alle opportunità professionali. I dati mostrano che chi migra verso cantoni economicamente dinamici tende ad accedere a salari più alti e a migliori prospettive di carriera (Oggenfuss & Wolter, 2019). Inoltre, alcune persone scelgono di cambiare cantone per motivi legati alla qualità della vita, cercando ambienti meno urbanizzati o una migliore offerta scolastica (Lerch, 2022).
Esistono però allo stesso tempo anche svantaggi importanti. Le barriere linguistiche rappresentano un ostacolo concreto per chi si sposta tra regioni linguistiche diverse, ad esempio dal Ticino alla Svizzera tedesca (Camenisch & Debarbieux, 2010). Inoltre, la complessità burocratica può essere notevole: ogni cantone applica regole diverse in materia di assicurazione sanitaria, imposte e permessi di soggiorno, anche per cittadini svizzeri (FSO, 2023). Trasferirsi implica spesso una rottura dei legami sociali e familiari, soprattutto nei cantoni di piccole dimensioni, dove il senso di comunità è più marcato (Camenisch & Debarbieux, 2010). Il trasferimento intercantonale non sempre comporta una piena integrazione: secondo Camenisch e Debarbieux (2010), individui che si spostano verso cantoni con cultura e lingua diverse riferiscono maggiori difficoltà nel costruire reti sociali durature. Per questo motivo, molti individui che migrano per motivi di studio o lavoro tendono a ritornare nel proprio cantone d’origine dopo alcuni anni (Oggenfuss & Wolter, 2019).
Riassumendo, il trasferimento intercantonale in Svizzera offre benefici tangibili in termini di mobilità sociale ed economica, ma richiede una valutazione attenta dei costi personali, culturali e amministrativi.
Bibliografia
Camenisch, C., & Debarbieux, B. (2010). Inter-communal migrations in Switzerland: a “mountain factor”? Revue de Géographie Alpine, 98(1). https://doi.org/10.4000/rga.1368
Lerch, M. (2022). The end of urban sprawl? Internal migration across the rural–urban continuum in Switzerland, 1966–2018. Population, Space and Place, 28(3), e2563. https://doi.org/10.1002/psp.2563
Oggenfuss, C., & Wolter, S. C. (2019). Are they coming back? The mobility of university graduates in Switzerland. Swiss Journal of Economics and Statistics, 155(1), 1–15. https://doi.org/10.1186/s41937-019-0031-4
Swiss Federal Statistical Office. (2023). Internal migration statistics. https://www.bfs.admin.ch/bfs/en/home/statistics/population/migration-integration/internal-migration.html
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